Comunicato stampa 26 gennaio 2016
E’ stato lanciato a Bruxelles alla fine di gennaio il progetto per lo sfruttamento sostenibile delle biomasse per la bioenergia da terreni marginali, il cui acronimo è SEEMLA. Il progetto finanziato Horizon 2020 riunisce otto partner provenienti da Germania, Ucraina, Grecia e Italia e durerà fino a dicembre 2018. Tre anni che saranno focalizzati sullo sfruttamento affidabile e sostenibile delle biomasse da terreni marginali (MAGL), non utilizzati né per il cibo, né per la produzione di mangimi e non costituiscono una minaccia ambientale. La crescente competizione tra produzione alimentare tradizionale e produzione di risorse biologiche rinnovabili su terreni coltivabili è stata identificata come un problema centrale per le strategie di bio-economia. SEEMLA mira a superare questo conflitto utilizzando terreni marginali che sono ampiamente disponibili in Europa. Per questo motivo, la prima sfida del progetto SEEMLA è quella di valutare le buone pratiche e perfezionare le pratiche correnti, rendendole più sostenibili dal punto di vista dei problemi sociali, economici e ambientali.
Le strategie innovative di uso del territorio saranno testate in quattro aree pilota in Germania, Ucraina e Grecia.
Il team di progetto è diviso tra partner scientifici e tecnici, includendo anche organizzazioni nazionali e regionali: l’Agenzia per le Risorse Rinnovabili (FNR, Germania), l’Istituto per l’Energia e ricerca ambientale (Germania), l’Università della Tecnologia di Brandeburgo (Germania), Legambiente Onlus (Italia), l’Università Democrito di Tracia (Grecia), l’Amministrazione decentrata di Macedonia e Tracia (Grecia), l’Istituto di Bioenergia da colture di barbabietola da zucchero e dell’Accademia Nazionale di Scienze Agrarie (Ucraina) e SALIX Energy Ltd. (Ucraina).